Anche per il 2016 Brand Finance Global – società di consulenza e valutazione dei brand – ha stilato la classifica mondiale delle 500 aziende i cui marchi valgono di più.

Al primo posto si riconferma Apple che – con circa 146 miliardi di dollari ed un incremento del 14% rispetto al 2014 – conferma l’alto valore del brand , dovuto sia al proprio rating AAA(sì, proprio come le banche!) che ai risultati di business che non hanno accusato più di tanto le vendite un po’ a rilento degli iPhone6.
Apple, però, è tallonata da Google che con un incremento di fatturato del 13% ed il miglioramento del brand rating da AAA a AAA+, oggi vale 94,2 miliardi di dollari(con un incremento del 23%). Così Google, dopo avere scalzato Samsung dalla seconda posizione, rischia di minacciare la leadership dell’azienda di Tim Cook e sembra essere pronta per il sorpasso: ma per questo dovremo aspettare la Brand Finance Global del prossimo anno.

Altra performance molto positiva rilevata nella Brand Finance Global 500 del 2016 è quella di Amazon che dall’ottavo balza al quarto posto, nonostante i conti della società non rispecchino le aspettative di mercato ed analisti.

Per le posizioni successive, la classifica non presenta particolari sorprese rispetto allo scorso anno, salvo gli slittamenti di posizione verso il basso di Microsoft, Verizon, At&t e Walmart.

Ma la novità davvero eclatante è che per la prima volta nella Brand Finance Global 500 troviamo una società cinese, China Mobile, che con i suoi 49 miliardi salta dall’undicesimo al nono posto, scavalcando General Electric e McDonald’s che escono dalla top ten. Peraltro i brand cinesi sono in grande espansione, sia per valore che per rapidità di crescita: infatti, nella Brand Finance Global 500 del 2016 ci sono ben 7 marchi cinesi tra cui le tech WeChat e Huawei. Quindi, anche se l’economia cinese pare accusare qualche segnale di rallentamento, non altrettanto si può dire per le società dell’ex impero celeste.
Chiude la classifica Brand Finance Global 500 del 2016 dei migliori dieci brand la banca Well Fargo che entra di diritto nell’olimpo grazie alle cinque posizioni guadagnate in un anno.

La top ten rileva un quadro generale, comunque, dominato dai marchi tech(8 su 10).

Per quanto riguarda i brand automobilistici, Brand Finance Global 500 del 2016 mostra Toyota che cresce raggiungendo l’undicesimo posto, mentre il valore del marchio Volkswagen paga lo scotto dieselgate e crolla da 31 a 18,9 miliardi, precipitando dalla 18esima alle 57esima posizione.
Guardando ai nostri italici brand(nove in classifica), solo Eni(139esima posizione) ed Enel(163) guadagnano quota, ma rimangono in posizioni marginali. Al primo posto tra i gruppi italiani rimane Generali che però precipita dall’87esimo al 120esimo posto. E Ferrari? Nonostante la quotazione in borsa, scende al 332esimo posto. Completano il gruppo italiano Telecom Italia (224), Gucci (262), Fiat (277), Unicredit (402) e Prada (446).

In questa classifica dei marchi più potenti, quest’anno lo scettro ritorna a Disney grazie alla rinascita di Star Wars(The Force Awakens, settimo episodio della saga).
Sempre secondo Brand Finance Global 500 del 2016, tra i brand che crescono maggiormente in valore ci sono 5 marchi americani, tra cui Facebook, e cinque cinesi.
Nell’insieme, i marchi presenti nella Brand Finance Global 500 del 2016 hanno registrato un incremento di valore pari al 6%, rispetto all’anno precedente. Da notare che i brand italiani perdono complessivamente il 10% in valore, che corrisponde esattamente alla riduzione del 10% del valore dell’euro nei confronti del dollaro.

Brand Finance Global 500 del 2016. Ultima modifica: 2016-02-02T16:26:52+01:00 da Daniela Graziani