Alla base delle molte tecnologie sviluppate da Google negli ultimi anni (es: la ricerca vocale, il riconoscimento delle foto, la risposta automatica ad un’email) c’è il machine learning, ossia un insieme di sistemi ed algoritmi che permette ai computer di “capire” le informazioni che elaborano, in modo da poter migliorare il risultato nel tempo.

Google ha deciso recentemente di rendere open source la piattaforma TensorFlow, sviluppata ed utilizzata internamente dalla società di Mountain View, non solo per l’utilizzo ma anche per la modifica del codice sorgente.

Google Machine Learning TensorFlow

Senza il machine learning (e le reti neurali che lo compongono in parte) la ricerca vocale dei prodotti Google sarebbe decisamente molto meno efficiente, e non riuscirebbe ad isolare la nostra voce dal rumore di fondo. Allo stesso modo, non sarebbe possibile riconoscere il testo dei cartelli e tradurlo, etichettare automaticamente le fotografie in modo da facilitarne la ricerca, o rispondere automaticamente ad un’email.
Grazie a TensorFlow, tutti gli sviluppatori potranno rendere più intelligente la propria applicazione: che vada eseguita su un singolo smartphone, o su un cluster di centinaia di computer, TensorFlow permetterà di eseguire tutte le operazioni in maniera più efficiente e veloce (gli ingegneri Google sostengono sia fino a 5 volte più veloce della loro precedente piattaforma). Inoltre, non sarà limitata al solo machine learning: con essa sarà possibile estrarre informazioni utili da dati complessi, siano essi il folding delle proteine o un set di dati astronomici.

Il machine learning è comunque ancora una tecnologia agli albori che deve essere migliorata ed estesa. Ed avendo reso open source TensorFlow, Google ha chiaramente messo lo sviluppo del futuro nelle mani di chiunque sia in grado di comprenderlo.

Quindi se anche tu puoi apportare il tuo contributo…non esitare! 😉

Google rende open source la sua piattaforma di machine learning TensorFlow. Ultima modifica: 2015-11-11T13:02:15+01:00 da Ileana Somma