Santa Lucia non solo la santa che vola sull’asinello ed acceca i bambini, ma pure una promessa sposa che ripudia il fidanzato e per questo viene uccisa.

Nel Nord Italia, soprattuto a Brescia, Bergamo, Mantova e Cremona tutti i bambini aspettano l’arrivo di S.Lucia.

La santa con l’asinello è attesa nella notte tra il 12 e il 13 dicembre: momento questo nella credenza popolare, in cui si presenta per portare doni e regali ai bambini che hanno fatto i bravi.

La sera del 12 Dicembre i bimbi s’impegnano nel preparare qualcosa da mangiare sia per lei che per il suo asinello, così che possano rifocillarsi durante il loro lungo viaggio.

Le tradizioni più antiche raccontano di un po’ di pane, magari la polenta avanzata, e poi carote e magari una mela per l’asinello.

Che succede nella notte del 12 Dicembre

Unica certezza: i bambini non devono aspettarla svegli, per non incrociare il suo sguardo.

Secondo la leggenda infatti andare a dormire presto è l’unico modo per evitare che la santa getti della cenere negli occhi dei più piccoli, o peggio li renda ciechi.

La leggenda si tramanda da secoli, forse millenni: pare che la giovane Lucia avesse fatto innamorare un ragazzo, abbagliato dalla bellezza dei suoi occhi.

Il giovane li avrebbe chiesti in regalo a Lucia, che dunque gli avrebbe donato i suoi occhi: miracolo, da cieca riprese la vista, ed un nuovo paio di occhi.

Ma il destino beffardo volle che il ragazzo glieli chiese di nuovo: Lucia si rifiutò, e per questo venne uccisa con una coltellata al cuore.

Un femminicidio d’altri tempi.

La storia di Santa Lucia

La vera storia di Santa Lucia

Oltre alla leggenda, esiste la versione cattolica di Santa Lucia.

Lucia era una ragazza di buona famiglia che viveva in Sicilia, a Siracusa.

Era già promessa in sposa quando la madre si ammala.

Lucia allora si reca in preghiera a Catania, sulla tomba di Sant’Agata, per invocarne la guarigione.

Qui la Santa le appare e le chiede di dedicare la sua giovane vita all’aiuto dei più poveri e deboli, predicendole il martirio.

Lucia torna a Siracusa e trova la mamma guarita.

Rompe il fidanzamento, e decide di andare tra i poveretti che stanno nelle catacombe e di donare loro tutta la sua dote.

Il fidanzato a questo punto si arrabbia e decide di vendicarsi, denunciando pubblicamente quella che avrebbe dovuto essere la sua futura sposa, con l’accusa di essere cristiana.

Sono anni questi di persecuzione sotto l’imperatore Diocleziano.

Lucia ammette e ribadisce la sua fede, irremovibile anche sotto tortura, affermando che la sua forza viene non dal corpo, ma dallo spirito.

Al momento di portarla via, l’esile corpo da ragazzina assume una forza miracolosa e né uomini, né buoi, né il fuoco, né la pece bollente riescono a smuoverla.

Viene così condannata a morte.

Prima di morire riesce a ricevere l’Eucaristia e predice a Diocleziano la sua prossima morte e la cessazione delle persecuzioni.

Entrambi i fatti si verificano nel giro di pochi anni.

Santa Lucia è anche  la festa della luce che trionfa sul buio, per rasserenare gli animi di ognuno, nella certezza che:

  • il sole e la bella stagione torneranno
  • la natura rifiorirà e la vita si perpetuerà per sempre

nonostante il buio della notte di santa Lucia che “è la notte più lunga che ci sia”.

La storia di Santa Lucia

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La storia di Santa Lucia. Ultima modifica: 2022-12-13T13:16:49+01:00 da Ileana Somma