Dipendenza da Internet: tutto quello che devi sapere!

La tecnologia è entrata a 360° nella nostra vita e ha fatto aumentare ansia e depressione.

L’uso prolungato di Internet ha reso le persone talmente tanto dipendenti dalla vita online.

Secondo le statistiche, controlliamo più di 100 volte al giorno il telefono.

A rivelarlo è una ricerca condotta da Deloitte, secondo la quale 9 persone su 10, come prima cosa appena svegli la mattina, prendono in mano lo smartphone.

Pochi minuti senza un dispositivo elettronico può renderle irritabili, la dipendenza da Internet è infatti spesso legata a rabbia, tensione ed ansia con un effetto dannoso sulla salute dell’individuo.

Si parla  di Dipendenza da Internet o Internet Addiction.

La categoria di persone più a rischio è quella degli adolescenti. 

Al giorno d’oggi, Internet è diventato un elemento fondamentale nella vita delle persone:

fungendo da assistente

semplificando e svolgendo molti ruoli (fare la spesa, ordinare cibo, lavorare, fare da promemoria, ecc).

Internet aiuta anche le persone a comunicare, ad apprendere qualcosa di nuovo, a rimanere sempre aggiornati circa gli ultimi avvenimenti, ecc.

Studi condotti hanno evidenziato una relazione inversa tra la dipendenza da Internet ed il benessere mentale e psicologico di un individuo.

L’uso eccessivo di Internet può infatti influenzare lo stato emotivo di una persona: gli individui che hanno una dipendenza da Internet tendono a processare le informazioni molto più lentamente rispetto agli altri.

La dipendenza da Internet ha effetti negativi sulle risposte psicologiche ed emotive delle persone, influenzando tempo di reazione (quantità di tempo necessaria per rispondere ad uno stimolo).

Tempo questo gestito dalle connessioni nervose, ed è importante per misurare la velocità dei riflessi psicomotori e la stabilità emotiva di un individuo.

L’uso eccessivo di Internet sembra modificare le connessioni nervose, aumentando il tempo di reazione dell’individuo, causando quindi un rallentamento psicomotorio.

La dipendenza da Internet è quindi una problematica che richiede una maggiore attenzione, al fine di tutelare il benessere psicofisico delle persone che lo utilizzano quotidianamente.

Conseguenze da Dipendenza da Internet

Le conseguenze del protrarsi di lunghi periodi di attività online sono:

  • perdita o impoverimento delle relazioni interpersonali;
  • modificazioni dell’umore;
  • alterazione della percezione del tempo;
  • sintomi fisici (tunnel carpale, dolori al collo e alla schiena, problemi alla vista.

E’ allarme dipendenza da smartphone per gli adolescenti italiani: 1 su 4 è sempre online.

Adolescenti perennemente connessi comunicano tramite chat con i genitori, che, spesso, non sono consapevoli dei rischi corsi dai propri figli in rete.

È questa la fotografia delle famiglie italiane emersa dall’indagine “Tempo del web. Adolescenti e genitori online”.

Giovani e social

Sulla base delle risposte di 600 ragazzi dai 12 ai 18 anni e di 600 genitori dai 25 ai 64 anni: il 17% dei ragazzi intervistati dichiara di non riuscire a staccarsi da smartphone e social, 1 su 4 (25%) è sempre online, quasi 1 su 2 (45%) si connette più volte al giorno, 1 su 5 si sveglia durante la notte per controllare i messaggi arrivati sul proprio cellulare.

Quasi 4 su 5 (78%) chattano continuamente su WhatsApp.

Adolescenti e dipendenza web

Uno degli aspetti più allarmanti evidenziati dalla ricerca riguarda l’età in cui gli adolescenti italiani accedono alla rete. 1 su 2 (48%) dichiara di essersi iscritto a Facebook prima dei 13 anni, età minima consentita per poterlo fare, mentre il 71% riceve in dote uno smartphone mediamente a 11 anni.

Prima delle chiavi di casa che arrivano a 12.

Adolescenti e dipendenza web

Il 73% dei ragazzi dichiara di frequentare costantemente siti pornografici, mentre 1 su 10 (11%) conosce qualcuno che ha fatto sexting.

Più di 1 su 10 dichiara di essere stato vittima di cyberbullismo.

Altro dato sorprendente della ricerca riguarda l’uso del denaro che gli adolescenti fanno sulla rete.

1  su 10 confessa di aver proceduto ad un acquisto senza accorgersene e il 38% compra regolarmente con carta di credito dei genitori.

Una serie di allarmi lanciati dagli adolescenti italiani a cui spesso i genitori non sono in grado da soli di dare risposta: quasi 3 intervistati su 4 dichiara di non aver mai sentito parlare di sexting, 1 su 10 di non saper cos’è il cyberbullsimo.

Sempre connessi, anche quando dormono: il 21% si sveglia durante la notte per controllare i messaggi ricevuti sul proprio cellulare.

Adolescenti e dipendenza web

Se i ragazzi palesano una dipendenza evidente, non sono da meno mamme e papà: 4 su 5 dichiarano di usare i social per comunicare quotidianamente con i propri figli:

  • 68% WhatsApp
  • 18% altre chat
  • 1 su 4 (22%) di soffrire di vamping (rimanere svegli tutta la notte per inviare sms e tweet, chattare su WhatsUp e Snapchat, postare commenti su Facebook o foto con Instagram).

Quanto al sesso, 4 ragazzi su 5 (73%) dichiarano di frequentare costantemente siti pornografici e il 28% di loro teme di diventarne dipendente, mentre 1 su 10 (11%) conosce qualcuno che ha fatto sexting (invio di messaggi sessualmente espliciti o immagini inerenti al sesso).

Poi c’è il cyberbullismo.

Più di 1 su 10 (12%) nella ricerca di Telefono Azzurro dichiara di esserne stato vittima, il 32% ha paura di subirlo, mentre il 30% teme il contrario: postare qualcosa che offenda qualcuno senza accorgersene.

Secondo un’altra indagine, realizzata da Skuola.net e Università di Firenze:

  • solo l’8% ammette di aver intenzionalmente vessato un coetaneo
  • 1 su 10 banalizza il proprio comportamento come semplice scherzo.

Poi c’è la Musica

Secondo un’indagine di Skuola.net e Polizia di Stato, oltre il 70% dei teenager l’ascolta grazie al proprio smartphone e solo il 13% predilige il pc.

Grazie alla maggiore disponibilità di connettività, rispetto al passato, si tende maggiormente a utilizzare strumenti legali per la fruizione della musica.

Infatti quando si vuole ascoltare un brano appena uscito, 2 ragazzi su 3 si rivolgono a piattaforme di video sharing come Youtube e simili, mentre poco più di 1 su 7 a servizi di streaming come Spotify e simili.

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Dipendenza da Internet. Ultima modifica: 2023-05-05T13:11:58+02:00 da Ileana Somma