20 anni fa (proprio quando nacque Telemaco Web Agency Firenze) il web era un’avventura: si parlava di “connettersi a Internet”, “navigare” e “esplorare”.

Oggi è diventata un’abitudine tanto che si parla di “stare un po’ offline” e, Netscape Navigator, che consentiva di “navigare”, e Internet Explorer, che consentiva, di “esplorare” non esistono più.

Eravamo tutti dei Cristoforo Colombo su Caravelle alla scoperta delle Americhe, adesso siamo passeggeri sulla linea Milano-New York (addirittura “low cost”, almeno così sosteneva di voler fare Michael O’Leary salvo ammettere di aver fatto una …).

E se un sito era un universo da scoprire adesso è uno strumento e, in quanto tale, lo si usa se e solo se ci conviene usarlo. Le alternative non mancano.

Il web oggi non è un fine ma è semplicemente un mezzo verso un fine. È finito il tempo dei siti spettacolari e inebrianti, perché adesso, se i siti “spaccano”, sono gli affari ad andare in frantumi: i siti oggi devono essere tecnicamente ineccepibili, prevedere contenuti organicamente strutturati, essere usabili, parlare la lingua del cliente con la voce del cliente, essere raggiunti con pertinenza e soddisfare le aspettative e le esigenze dell’utente; devono garantire dunque la miglior esperienza possibile, ovvero offrire una User Experience totalmente appagante in ogni livello.

Come fare per trasformare il proprio sito in un sito che massimizzi la User Experience? (Primo Tentativo)

Basta farsi dare indicazioni da qualcuno: ci sono gli esperti del web che la sanno lunga, i guru del marketing che si informano sulle nuove tendenze, ci sono i creativi che riescono a rendere innovativa qualsiasi cosa, i programmatori che possono creare funzionalità elaborate e gli esperti di design che hanno sempre idee brillanti.

Una volta raccolte tutte queste informazioni, organizzatele con cura e, se sono in formato digitale, premere il tasto “Canc” (“Del” su tastiere inglesi), mentre se sono in formato cartaceo, un falò o un cestino faranno al caso vostro: soltanto nel momento in cui scoprirete come gli utenti interagiscono col vostro sito sarete in grado di migliorarlo veramente.

Come fare per trasformare il proprio sito in un sito che massimizzi la User Experience? (Secondo Tentativo)

Basta farsi dare indicazioni dai vostri utenti, analizzarle, strutturarle e poi, con l’aiuto di esperti del web, guru di marketing, creativi, programmatori e designer, mettere in pratica ciò che funzionerà meglio. Di sicuro.

È un lavoro, non c’è dubbio, ma per fortuna non è necessario partire sempre da zero in quanto possiamo sfruttare esperienze strutturate (quantità di test statisticamente significativi svolti su centinaia di migliaia di siti web) che indicano linee guida sicuramente efficienti efficienti.

Possiamo identificare 5 distinti livelli di problematiche da affrontare:

  • requisiti tecnici imprescindibili per garantire fluidità e efficienza di fruizione;
  • comportamenti generali dell’utente, indipendentemente dal sito visitato;
  • problemi dipendenti da una particolare tipologia di sito o settore;
  • elementi outpage, ovvero, presenza strutturata del sito “fuori” dal sito;
  • problemi specifici di un particolare sito e dei suoi utenti rilevati con l’utilizzo.

 

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Problematiche da affrontare durante una seria analisi di User Experience (UX).

I livelli sono sequenziali per cui sarebbe un errore procedere con un livello successivo se non si è prima “superato” quelli precedenti.

Le obiezioni di chi si fida delle opinioni.

Durante le operazioni di ottimizzazione qualcuno (l’amministratore delegato, il creativo, il responsabile marketing sono generalmente i candidati migliori) solleverà delle obiezioni  perché la cultura basata sulle opinioni è ancora più diffusa di quella basata sui dati:

  • “Attiriamo più utenti possibile, male che vada se ne andranno… “: male che vada potrebbero non tornare più.
  •  “Dobbiamo mettere più parole chiave possibile ovunque in home page per i motori di ricerca… “: se poi gli utenti entrano e non capiscono niente che male c’è? Forse non ritornano più? La prima pagina di Google conta più dell’esperienza dell’utente?
  •  “Il colore che preferisco è il blu”: per me una quattro stagioni e una birra, grazie.

Non esiste una seconda occasione per poter fare una prima buona impressione: ognuno dei 5 livelli deve essere soddisfatto. Non ci sono più alternative.

User Experience Soddisfacente: ovvero?. Ultima modifica: 2015-04-09T12:48:05+02:00 da Marco Biagiotti