A chi non è mai capitato di aver visto una stella cadente la notte di San Lorenzo?
La prima cosa da fare è esprimere un desiderio!
Da dove nasce questa tradizione?
Le origini possono essere molteplici:
- dalla parola desiderio, dal latino “de sidera“, che rimanderebbe al significato di “cessare di contemplare le stelle a scopo augurale”
- dal filosofo Galimberti che ha proposto una variante nell’etimologia della parola desiderio, interpretandola come “stare sotto le stelle ed attendere”
- dai “desiderantes” che erano i soldati che, dopo aver combattuto durante il giorno, aspettavano sotto le stelle i compagni che ancora non erano tornati
- dal desiderio dei marinai di giungere sulla terra ferma, affidandosi proprio alle stelle e leggendo il cielo.
Il 10 agosto, notte di San Lorenzo, l’appuntamento è quindi con le stelle cadenti, note anche come lacrime di San Lorenzo.
E’ un fenomeno astronomico questo che dura in realtà diversi giorni e che dal punto vista scientifico ha ben poco a che fare con le stelle vere e proprie.
Stelle cadenti e Perseidi
Le stelle cadenti sono il frutto dell’incontro tra l’orbita terrestre ed un cumulo di detriti spaziali provenienti da un corpo celeste più grande (una cometa).
Quando questi frammenti rocciosi entrano in contatto con l’atmosfera iniziano a bruciare per via dell’attrito provocando una pioggia luminosa (le meteore) osservabile a occhio nudo.
Più precisamente ad illuminare la notte di San Lorenzo sono le Perseidi (sciame di meteore), un mix di polveri e ghiaccio lasciato per strada dalla cometa Swift-Tuttle durante il suo passeggio intorno al Sole.
Il nome Perseidi deriva da Perseo, la costellazione in cui è posizionato il radiante (punto da cui sembrano arrivare tutte le scie).
Questo fenomeno non si esaurisce nella sola notte del 10 Agosto, ma si manifesta già da fine luglio, con il picco di attività tra il 12 e il 13 agosto, quando con un po’ di fortuna si possono ammirare fino a cento stelle cadenti all’ora.
Lacrime di San Lorenzo
Il 10 agosto ricorre la celebrazione liturgica del martire cristiano San Lorenzo morto nel 258 d.C. a seguito delle persecuzioni nei confronti di vescovi, presbiteri e diaconi volute dall’imperatore romano Valeriano.
Secondo la leggenda infatti, il giovane diacono Lorenzo fu arso vivo su una graticola, i cui carboni ardenti furono associati al fenomeno delle stelle cadenti, chiamate anche lacrime di San Lorenzo.
Interpretazione religiosa questa da cui nasce l’usanza di esprimere un desiderio ogni volta che si vede una stella cadente nel cielo, nella speranza che la richiesta si avveri per intercessione del santo.
Allora buon San Lorenzo a tutti Voi dallo staff Telemaco 🙂