Brainstorming? che cos’è e qual è il suo significato?

Il termine Brainstorming è stato coniato nel 1957 dal dirigente pubblicitario Alex Osborn Faickney, nel suo libro Applied Imagination e viene tradotto in modo errato come “cervello in tempesta”.

Si tratta di un’attività e tecnica creativa di gruppo che si basa sull’espressione e la condivisione di idee per la risoluzione di un problema.

Ogni incontro si focalizza su un determinato problema, con l’obiettivo di “buttare giù” il maggior numero di idee possibili, in un tempo stabilito.

Il Brainstorming ha la caratteristica di creare un clima rilassato ed informale.

Questa modalità incoraggia i membri del gruppo ad esprimere liberamente le loro idee anche quelle apparentemente”folli”.

Alcune idee possono essere sviluppate e trasformate in soluzioni reali e creative, oppure possono dar vita ad ulteriori spunti interessanti.

La libertà di pensiero e d’espressione è l’oggetto durante il Brainstorming,  per questo è buona regola evitare critiche positive e/o negative che possono ostacolare e inibire la creatività di ognuno.

Il Brainstorming è il momento giusto per aprirsi a nuove possibilità e abbattere i limiti che ci separano dalla soluzione del problema.

Come organizzare il Brainstorming?

È possibile sfruttare questa tecnica per risolvere ogni tipo di problema (business, famiglia, personale) purchè sia specifico, ben definito ed esprimibile con una domanda.

Ecco cosa occorre:

  • un problema da risolvere, specifico ed esprimibile con una domanda;
  • un gruppo di 5-10 persone, misto tra uomini e donne, esperti o non esperti dell’argomento;
  • un Team Leader che guidi ed assicuri il corretto svolgimento dell’incontro.

 

Brainstorming: cos'è? Perché è utile?

 

 

Ci sono delle semplici regole da seguire, che già aveva indicato a suo tempo Osborn, e delle linee guida utili per la corretta messa in atto dell’attività.

Linee guida e fasi:

  1. Inizio: il Team Leader introduce l’argomento ai membri del gruppo, prima della riunione o all’inizio.
    Il problema viene spiegato sinteticamente e chiaramente in modo che tutti lo comprendano, alcuni dettagli aggiuntivi possono eventualmente essere introdotti prima dell’incontro.
  2. Svolgimento: le persone si dispongono in cerchio ed iniziano ad esprimere le idee; tutte sono benvenute, semplici, banali o folli che siano, ed ogni membro del team è incoraggiato a trarre spunto e sviluppare l’idea di un altro.
    Il Team Leader ha anche il compito di segnare tutte le idee, di solito su una lavagna, in modo che siano visibili a tutti.
  3. Conclusione: l’incontro generalmente dura dai 30 minuti ad un’ora e al suo termine l’elenco delle idee viene copiato e distribuito ad ogni persona.
  4. Valutazione: le idee vengono valutate in un incontro successivo, essenzialmente in questo modo: il gruppo si riunisce e ad ognuno vengono forniti 5 adesivi o post-it da assegnare alle idee che ognuno reputa le migliori. È possibile mettere tutti e 5 i post-it sulla stessa idea, su 5 diverse o usare altre combinazioni.

Le 4 regole base indicate da Osborn sono:

  • non sono ammesse critiche, perché la valutazione avviene in un secondo momento;
  • la quantità è importante: più idee vengono raccolte, meglio è;
  • l’istintività è una caratteristica che gioca a favore: molte volte le idee più folli risultano le migliori;
  • costruire sulle idee degli altri è uno degli aspetti più importanti.

 

Strutturare e gestire bene un Brainstorming può aiutarti a generare soluzioni creative e vincenti.

Non perdere questa occasione!

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Brainstorming: cos’è? Perché è utile?. Ultima modifica: 2018-07-03T16:20:00+02:00 da Francesca Wurzburger