Il 25 aprile è una delle date più importanti della storia italiana contemporanea: celebra la Liberazione dal nazifascismo avvenuta nel 1945, e segna simbolicamente la rinascita democratica del Paese dopo gli orrori della guerra e della dittatura. È un giorno di memoria, di festa, ma anche di riflessione.
Cosa si celebra il 25 aprile?
Il 25 aprile 1945 è il giorno in cui il Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia (CLNAI) proclamò l’insurrezione generale nei territori ancora occupati dai nazisti e dai fascisti repubblichini. In città come Milano e Torino, i partigiani presero il controllo prima dell’arrivo delle truppe alleate.
L’annuncio fu dato con un comunicato radio da Sandro Pertini, futuro Presidente della Repubblica, con un messaggio che divenne celebre:
“Arrendersi o perire!”
Quando diventò festa nazionale?
La ricorrenza fu istituita ufficialmente con un decreto del governo provvisorio il 22 aprile 1946, e resa festa nazionale permanente nel 1949. Da allora, ogni anno il 25 aprile è dedicato alla memoria della Resistenza, dei partigiani, e di tutti coloro che lottarono per la libertà e la democrazia.
Curiosità e aneddoti sul 25 Aprile
🎖️ 1. Mussolini fu catturato pochi giorni dopo
Il 28 aprile 1945, Benito Mussolini fu catturato dai partigiani a Dongo, sul Lago di Como, mentre cercava di fuggire travestito da soldato tedesco. Fu fucilato insieme alla sua amante Claretta Petacci.
📻 2. Radio e Resistenza: la voce della libertà
Durante l’occupazione, Radio Londra fu un faro per gli italiani, trasmettendo messaggi cifrati per la Resistenza. Anche Radio Milano Libera, gestita clandestinamente dai partigiani, ebbe un ruolo chiave nella mobilitazione.
🎥 3. Un film che fece storia: “Roma città aperta”
Il film di Roberto Rossellini del 1945, girato subito dopo la Liberazione, è un’icona del neorealismo. Racconta la vita durante l’occupazione nazista e mostra la Resistenza come simbolo della dignità italiana.
👨👩👧👦 4. Festa di popolo: cortei, concerti e memoria
Ogni 25 aprile si svolgono cortei, letture pubbliche, mostre e concerti. In molte città italiane, è tradizione cantare “Bella Ciao”, diventata in tutto il mondo un inno alla libertà.
🇮🇹 5. Una festa ancora “divisiva”?
Nonostante il suo valore simbolico, il 25 aprile è stato spesso al centro di polemiche politiche. Alcuni lo vedono come una “festa di parte”, ma la storiografia e la Costituzione italiana lo riconoscono come festa della libertà per tutti, non solo per una parte politica.
Perché ricordare oggi?
Ricordare il 25 aprile è fondamentale per mantenere viva la memoria storica e proteggere i valori di libertà, uguaglianza e democrazia. In un’epoca segnata da crisi sociali, revisionismi e guerre in Europa, la Resistenza italiana resta un esempio di coraggio civile e partecipazione collettiva.
Come scrisse Piero Calamandrei: “Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra Costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati.”